Università degli Studi di Roma "La Sapienza"

12-30 Maggio 2000

 

SUONI: NATURA E CULTURA.

Il percorso tematico


Scena di danza, Uadi Ekki (Tadrart Acacus, Libia), fase finale delle Teste Rotonde (da Mori 1965 )

Il suono come imitazione della Natura

Preistoria animale e preistoria umana convergono nella proposta del museo delle Origini (vetrina 6), dove parlerà la cultura del suono del nostro estremo passato.

Anche qui serve tornare indietro, nell'arcano mondo delle caverne, per osservare come i nosri progenitori scegliessero grotte ad alta sonorità per compiere i propri rituali, usufruendo forse dell'eco naturale per ingigantire suoni, distorcere voci, come in un moderno sintetizzatore vocalico. È uno di quegli snodi essenziali nell'articolazione del rapporto tra suono e natura. Tracce esili che ci rimandano sia all'acustica della prima casa dell'uomo, sia alla concezione di una riproduzione artificiale e, dunque, culturale dei rumori, realizzata attraverso l'imitazione dei fenomeni fisici della natura e degli strepitii degli animali.

È difficile replicare la sonorità della "prima orchestra preistorica", quella in cui ossa di mammut percosse tra di loro, falangi di renna forate come fischietti, rudimentali flauti ricavati da femori di fenicotteri e ulne di gru, conchiglie di triton usate come altoparlanti, ritmavano la vita sociale e cerimoniale di questi popoli antichi che ci hanno lasciato tracce solenni nelle immagini graffite e incise nella pietra.

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Pagine WEB a cura di Vincenza Ferrara 10 Maggio 2000